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giovedì 3 aprile 2008

Perché?

C’è chi dice con estrema certezza di non sognare mai la notte. La realtà è che spesso non ci si ricorda di quei sogni. A me non capita spesso, la mattina, al risveglio, di ricordarmi quello che ho sognato. Mi capita più di sovente di vedere delle immagini, durante la giornata, che richiamano alla mia memoria parti o addirittura un intero sogno. E’ capitato anche oggi. Questa mattina in ufficio è passato un ragazzo che non vedevo da diverso tempo. Mi ha fatto molto piacere sentirlo, felice, darmi la notizia che da qualche mese è diventato padre. E’ stato un flashback immediato… Ho rivisto il mio sogno della notte scorsa e, in tutta sincerità, mi ha turbato un po’. Ero in una stanza silenziosa, con una grande vetrata dalla quale entrava una gran luce, bianca, bella e calda, filtrata solo da un’enorme tenda intera in tela fine, ma a maglie strette. Avevo in braccio un neonato che sonnecchiava: era mio figlio. Lo tenevo con delicatezza e attenzione. Vedevo i suoi occhi aprirsi di quando in quando e subito richiudersi, come a volersi sincerare di essere ancora al sicuro e subito accennare un brevissimo sorriso. Era un pupo bellissimo e mi trasmetteva un’immensa gioia e armonia. Il particolare che però ho ricordato subito con assoluta nitidezza, era che piangevo di gioia. Sentivo le lacrime sul viso! E sorridevo. Ero sereno e completamente immerso nella mia felicità. La dolcissima creatura che tenevo tra le mie braccia, bisognosa di protezione e sicurezza, era mio figlio. Non mi facevo domande sul come e quando...ero solo padre. Era un sogno, ma era estremamente reale. Da sveglio mi è rimasta una domanda: perché?

6 commenti:

Adynaton86 ha detto...

Un paio di sere fa, guardando "Sottovoce", Sergio Rubini ha raccontato un suo sogno, e menzionava la presenza di un bambino... La dottoressa al telefono sosteneva che nella psicologia junghiana il bambino rappresenta la parte più fragile di noi stessi. Non so cosa questo voglia dire, ma semplicisticamente è possibile che tu abbia in te un grande istinto paterno; o magari è emblematico del fatto che tu sia pronto per fare "un grande passo", anche se non so cosa o quale possa essere. In ogni caso... auguri paparino :D
un abbraccio
Ady

Daron ha detto...

Grazie Ady. Seppur semplicistica e benché improbabile, questa è una possibile lettura. Devo dire che in diversi periodi della mia vita ho pensato alla paternità, ma non in questo. Il fatto di aver sognato un figlio in questo momento di totale lontananza da un qualsiasi minimo pensiero che possa relazionarsi ad un desiderio d'esser padre, dovrei prendere per buona l'interpretazione alternativa che mi hai proposto. In effetti ho dei desideri che oggi, contrariamente a non molto tempo fa, potrei realizzare (sia chiaro: non senza qualche rischio e molto impegno), ma ho abbastanza timore del fallimento. Ma questo è un mio particolare modo di pormi nei confronti delle sfide e degli obiettivi, che si ripropone senza soluzione di continuità da che conosco la possibilità di scegliere e quindi scantoniamo troppo negli ambiti della psicologia...anche non junghiana. Grazie del commento e grazie degli auguri, ma la vedo difficile la parte del genitore, figuriamoci entro breve! :P

digito ergo sum ha detto...

Carissimo. Mi fa piacere davvero leggerti di nuovo. A me, lo sai, non devi chiedere "perché?". Sono un ragazzo campagnUolo, io... A me non si devono fare domande, di risposte non ne ho. Potevi almeno venirmi in contro (ehi ehi ehi, non come pensi te, maialino...) e pormi un quesito più facile... chessò, darmi tre possibilità tra cui scegliere...

Ti abbraccio

Daron ha detto...

Ciao digitooo!!! Ti ringrazio molto per il passaggio da queste parti: è sempre un onore leggere un tuo commento!
Ebbene, io che campagnUolo non sono, di risposte ne ho quante ne hai tu... Perciò chiedo agli altri! Eh!Eh!Eh! Tre opzioni? In verità in verità ti dico, qualche opzione ce l'avrei... Ma prendendole in considerazione, la questione si farebbe alquanto ingarbugliata se non addirittura contraddittoria! Penso sia meglio per me concludere che si sia trattato solo di un sogno.

Abbraccio ricambiato :)

Anonimo ha detto...

Perché ad un certo punto fai un salto, dall'adolescenza passi a ragazzo autonomo... e dii punto in bianco sei uomo, e scopri di essere anche bravo. Quante volte mi capita... sognai anch'io una vicenda simile e mi svegliai come se mi avessero strappato una parte di me. Brutta cosa quando nei sogni trovi tuo figlio o la ragazza che ami e poi ti svegli e piangi, anche se solo per qualche secondo.

P.S.
Ho commentato anche più sotto...trovami :p

Daron ha detto...

@ MarkoDJ:
Ho visto, ho visto... e pure già risposto! Grazie del passaggio. :)