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giovedì 24 gennaio 2008

Requiem




10:20 - Il vicesegretario vicario Udeur Antonio Satta annuncia che Mastella sta venendo a Roma per essere presente in Senato, confermando il voto contrario. Satta smentisce i giornali che hanno scritto che la riunione del gruppo Udeur di ieri avrebbe espresso la "sfiducia nei confronti del capogruppo Fabris".
10:35 - Per il capogruppo Udeur al Senato, Tommaso Barbato, è "falsa e infamante" un'illazione di stampa che lo vorrebbe pronto a disertare la seduta del Senato e aggiunge:"Andremo in aula e voteremo no. Non ci spostiamo di un millimetro".
10:40 - Prodi sale al Quirinale per un colloquio di 45 minuti con Napolitano. "Ho comunicato al presidente della Repubblica - annuncia Prodi - che andrò al Senato alle ore 15".
11:35 - "Sto riflettendo, non ho ancora deciso né in un senso né nell'altro" dice Nuccio Cusumano, uno dei 3 senatori Udeur.
12:50 - Barbato annuncia che "Nonostante le precarie condizioni di salute dovute a un leggero malore" Mastella sta "raggiungendo Roma accompagnato da un medico".
14:00 - Il voto di fiducia al Senato, per il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, "renderà trasparente davanti a tutti gli italiani la scelta di chi, come noi, mantiene il patto assunto con gli italiani ed il sostegno a Prodi e chi, per un motivo o per l'altro, ha cambiato idea e tradito quel patto".
15:00 - "Il mio voto sarà contrario" dice il senatore Lamberto Dini al suo arrivo a palazzo Madama.
15:02 - Comincia la seduta dell'aula del Senato. Affollati i banchi del Governo. Prodi parla per 10 minuti, senza mai essere interrotto, e dice che chi vuole far cadere il governo dovrà assumersene la responsabilità, perché "nessuno può sottrarsi al dovere di indicare quale altro governo, maggioranza, programma intende introdurre" e avverte che "arrestare l'esperienza di questo governo è un lusso che l'Italia non si può permettere".
15:10 - Il leader di An Gianfranco Fini a Palazzo Grazioli per un colloquio con Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia.
15:50 - Il sen. Nuccio Cusumano (Udeur) dice in aula che voterà la fiducia al governo Prodi. Il capogruppo Udeur Barbato lo aggredisce con insulti, tra cui "cornuto e frocio". Cusumano è colto da un malore e portato via in barella.
17:45 - Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, comincia la sua replica nell'aula del Senato. "Sono qui - dice - perché ogni crisi deve essere affrontata a viso aperto e non nei corridoi". "Il luogo deputato - aggiunge - è il Parlamento, sede di rappresentanza di tutti i cittadini"."Prodi addossa
anche alla Cdl, con "una modifica alla legge elettorale fatta in fretta e furia", la responsabilità di avere "impedito" alla maggioranza di ottenere una più consistente "maggioranza elettorale".
17:50 - Con stampelle e sedia a rotelle, arriva in Senato anche il senatore di Forza Italia Guido Possa.
18:05 - Franco Turigliatto, di Sinistra critica, conferma il suo no "per coerenza" dopo il "protocollo sul welfare, la legge finanziaria, Vicenza e le missioni militari".
18:10 - Il sen. Domenico Fisichella non chiarisce come voterà. "Mi comporterò - dice - come gli altri senatori dimissionari".
18:13 - L'Unione democratica - dice Roberto Manzione - voterà la fiducia al Governo. Manzione critica Veltroni per avere avanzato l'ipotesi di andare da soli alle elezioni.
18:20 - Clemente Mastella cita la poesia "Lentamente muore" di Neruda e dice che la maggioranza non c'è più "nei fatti e sul piano dei numeri", applaudito dall'opposizione.
18:25 - Dini conferma:"non voteremo la fiducia al governo". Diversa però la posizione dei tre liberaldemocratici: Dini voterà no, Scalera si asterrà in aula, D'Amico voterà sì.
18:28 - Cossiga:"Voto la fiducia per senso di responsabilità" ma meglio "se Prodi andasse al Quirinale prima del voto".
19:20 - Per il capogruppo della Lega Roberto Castelli "Prodi viene in Senato per la sua ultima sfida non nell'interesse del Paese ma per consumare la sua ultima vendetta in uno scenario da 'notte dei lunghi coltelli', nell'estremo e illusorio tentativo di avvelenare i pozzi del centrosinistra".
20:00 - La direzione nazionale dell'Udeur espelle il senatore Nuccio Cusumano "per indegnità politica".
20:00 - In Senato cominciano le operazioni di voto.
20:33 - Il voto si conclude. Il Senato nega la fiducia al governo Prodi con 156 sì, 161 no e un astenuto. Tre senatori (Pallaro, Pininfarina e Andreotti) non hanno partecipato alla votazione.
20:57 - Arriva la notizia che chiude la giornata: Prodi al Quirinale per rassegnare le dimissioni del governo.
(Fonte: ANSA)

8 commenti:

Adynaton86 ha detto...

Il Parlamento mi sembra il Cottolengo dei tempi migliori, ma con una funzionalità rigenerata nel reparto geriatria. Che desolazione... sarebbe proprio il caso di dire: che ne sarà di noi? Tanto alla fine chi ci rimette sono i cittadini. Come sempre.
Puah. E' incredibile come si possa amare tanto il proprio Paese, e detestare a tal segno chi lo governa.
Facciamoci coraggio almeno tra noi... di prefiche ne ho viste anche troppe.
Un abbraccio
Ady

Daron ha detto...

...Prefiche Ady?? Non è qualcosa di sessuale, vero??
Be', caro Ady, questa fine era annunciata dal principio! Purtroppo, pur avendo io un'idea politica abbastanza precisa, non so proprio più a chi affidarmi per far sì che essa venga onorata. Sono d'accordo su tutto il resto: dalla considerazione sul nostro geriatrico Parlamento, al "come sempre"!! Infatti: come sempre!
Abbraccio incoraggiante contraccambiato.

Adynaton86 ha detto...

Ma no caro, le prefiche(che non sono l'atrio delle fiche) erano (e sono) le donne meridionali vestite di nero che si strappano i capelli e piangono ai funerali.... :D

Daron ha detto...

Ady:
Aaaaaaaaaaaa! Le chiagnemuort'!!
AH!AH!AH!AH!AH!AH!AH! Ma certo! Le donne in preda alla disperazione che sbraitano ai funerali! E cosa potevano essere se no?
Ehmmm...non conoscevo minimamente il termine italiano. Anzi, non sapevo neppure ci fosse un termine italiano che le definisse!!

Una signora originaria di Sulmona che molti anni fa abitava nel mio quartiere, una volta mi aveva raccontato che in Abruzzo (non so esattamente se nel suo paese o altrove) c'erano delle signore che andavano presso le case di famiglie colpite da lutti e fingevano in maniera del tutto realistica una disperazione, che nemmeno i congiunti del defunto avrebbero potuto sinceramente esternare! Benchè i miei ricordi si riferiscano a una ventina d'anni fa, mi pare le chiamasse proprio chiagnemuort'.

Ero sicuro, seppur relegato nella mia abissale ignoranza, che Ady non avrebbe mai potuto trascendere in quella maniera!

digito ergo sum ha detto...

Caduto un governo se ne fa un altro. Servisse a cambiare le cose, però... Qui la presa per il culo è totale. Mentono tutti sapendo che i cittadini sono consci che si tratta solo di bugie. Una cosa del tutto inutile. Meglio le prefiche. Senza l'atrio, intendo. Un abbraccio

Daron ha detto...

AH!AH!AH Digito! sei mitico!
Ora, per rendere tutto meno equivoco...hanno gli stessi programmi politici! Non se ne può più.
Grazie della visita G.! A presto e abbraccio ricambiato.

Anonimo ha detto...

Uela' amigo...tutto bene?

Adynaton86 ha detto...

Grazie per il tuo passaggio. Un abbraccio, anche se virtuale, in un momento di difficoltà ha comunque un grande valore.
A presto :) un abbraccio a nche per te
Ady